A Marzo Milano celebra le donne
Dopo il torpore invernale, il mese di Marzo aiuta a risvegliare i sensi e ci accompagna verso la primavera, ci attende un viaggio tra bellezza, moda, colori, grandi storie e personaggi, il tutto rigorosamente al femminile anche perché proprio Marzo è il mese che celebra la Donna e noi le rendiamo un omaggio speciale con proposte interessanti e tour dedicati che si svolgono in suo onore nel capoluogo lombardo.
Le grandi Donne di Milano
Sabato 3 marzo.Tour guidato per scoprire Milano attraverso gli occhi di grandi figure femminili.
A Milano al tempo dei Visconti e degli Sforza vissero alcune delle dame più famose del Rinascimento, come Bianca di Savoia, Bianca Maria Visconti e la ferrarese Beatrice d’Este, mogli e madri di coloro che regnarono a lungo su Milano. Queste grandi donne di Milano seppero portare alla città cultura e buon gusto, ma anche tenere le redini del potere, promuovere opere pubbliche oppure sacrificarsi sull’altare della ragion di Stato.
Il percorso seguirà la figura di Beatrice d’Este fino a via Rovello, davanti Palazzo Carmagnola, dove verrà raccontata la storia dell’amore tra Ludovico il Moro, marito di Beatrice e Cecilia Gallerani, la splendida figura dall’incarnato eburneo che Leonardo da Vinci ritrae nel celebre dipinto “La Dama con l’ermellino”. Due donne nobili che sono state le protagoniste di questa disputa amorosa, sullo sfondo però una storia molto più complessa per la reggenza del Ducato di Milano.
Abbandonata la storia rinascimentale, il percorso guidato porterà in piazza della Scala, con il suo omonimo e celeberrimo Teatro, per narrare le vite e le “manie” di famose artiste come Giuseppina Grassini, Giuditta Pasta e Giuseppina Strepponi, ugole d’oro del tempio dell’opera che qui conobbero grande successo di pubblico, tra applausi e ovazioni, tra corteggiatori e musicisti che hanno fatto la storia della lirica.
Marianna de Leyva, la figura storica vissuta tra Cinque e Seicento che ispirò Alessandro Manzoni per creare il celebre personaggio della Monaca di Monza all’interno del suo grande romanzo de “I promessi sposi”. La sua storia è profondamente legata alla città di Milano e alle mura di Palazzo Marino.
Queste e altre grandissime donne, come Clara Maffei o Giulia Beccaria, compongono una galleria di affascinanti personaggi femminili milanesi assolutamente da conoscere o da riscoprire, per non dimenticare che spesso sono state le donne le vere protagoniste di questa città, donne piene di valori umani e familiari, ricche di un fascino discreto autenticamente milanese.
La Milano di Rosa Genoni
Sabato 3 e 10 Marzo. Visita guidata speciale condotta da Elisabetta Invernici, curatrice della mostra.
Il nostro viaggio che celebra le donne, ha una tappa d’obbligo, la mostra di Rosa Genoni in Via Senato 10. Qui si racconta la vita straordinaria di Rosa Genoni, non solo artista, ma insegnante fuori dagli schemi, filantropa e attivista per l’emancipazione femminile.
A ripercorrere i momenti salienti della sua vita e del suo impegno politico e sociale mille fotografie d’epoca, bozzetti, ricami, quaderni e illustrazioni d’epoca per scoprire il rapporto tra Rosa e i grandi artisti legati alla Moda e alla Profumeria del Novecento del calibro di Giuseppe Visconti di Modrone, Carla Erba e Mata Hari.
La visita prosegue fuori dalla mostra insieme a Elisabetta Invernici alla scoperta dei luoghi di Milano più importanti e cruciali per Rosa Genoni.
Un viaggio insolito nella società dei primi decenni del Novecento, vista attraverso lo sguardo di un personaggio incredibile quale era Rosa Genoni.
Grandi Donne al Cimitero Monumentale di Milano
Venerdì 9 marzo. Tour guidato fra donne illustri e monumenti che le ricordano.
Moda, istruzione, teatro in tutti i campi le donne eccellono e sanno come farsi ricordare, il Cimitero Monumentale è il tempio del ricordo per eccellenza, quale altro luogo potrebbe essere migliore per andare alla ricerca delle storie e dei monumenti “in rosa” in questo giorno dedicato alla Donna?
L’itinerario della visita guidata al Monumentale comincia partendo dalle personalità e dal suo ingresso, il Famedio, inizialmente concepito come chiesa e trasformato in corso d’opera nel Pantheon dei milanesi illustri, come metaforica porta verso la scoperta della vera bellezza celata e custodita dal Monumentale, un vero e proprio museo a cielo aperto rappresentativo dei grandi temi, dei capolavori artistici e degli artisti più importanti degli ultimi due secoli.
Opere non solo belle artisticamente ma anche ingegneristicamente. Misteriose a tratti, affascinanti per altri, piene di trabocchetti e stratagemmi .
Sulla tomba dell’attrice Dina Galli è rappresentata una donna con in mano una maschera ed è opera dello scultore Angelo Bianchi. Anche la rivoluzionaria Anna Kuliscioff riposa qui dopo una vita passata sulle “barricate”. Una Milano in rosa che racconta la storia di un’epoca sotto vari punti di vista della storia, del sociale, della politica, dei diritti civili,dello spettacolo e della cultura.
Mentre si leggono i nomi altisonanti di Wanda Osiris, Gae Aulenti, Alda Merini, Franca Rame, Mariangela Melato, lungo una linea temporale molto vasta, si fonde arte, storia economica, sociale e religiosa di una città intera. Un libro a cielo aperto dall’architettura neoclassica, al Liberty, alle espressioni tardo-romantiche fino alle neo avanguardie, tra aneddoti e curiosità che animavano le discussioni salottiere dei milanesi di un tempo.
FRIDA. Oltre Il Mito
8 e 31 Marzo. Visita guidata su Frida Kahlo: dolore e colore in un’icona del ‘900.
Al Mudec va in scena Frida Kalho, donna intelligente, militante comunista e anticonformista, pittrice sapiente e molto colta. La visita guidata alla mostra al Mudec illumina un cammino artistico importante, accompagnato da una lunga collezione di autoritratti in cui l’artista ritrae instancabilmente se stessa o la figura femminile, spesso in veste di bambina, spesso circondata da ambienti e personaggi di fantasia, con un particolare e personalissimo sense of humor. …“Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio”…
Proprio dopo il gravissimo incidente e durante la lunga convalescenza, i genitori le regalano tele, colori e un letto a baldacchino sul cui soffitto legano uno specchio in modo che Frida possa riappropriarsi a poco a poco della sua immagine e del suo corpo martoriato è così che l’artista messicana trova nella pittura l’unica via di fuga dopo il primo forte shock iniziale.
Materiale informativo ricevuto da Neiade